Nebivololo e la pressione arteriosa negli atleti

Lorenzo Gallo
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Nebivololo e la pressione arteriosa negli atleti

Nebivololo e la pressione arteriosa negli atleti

Nebivololo e la pressione arteriosa negli atleti

Introduzione

L’allenamento e la pratica di uno sport sono attività che richiedono un grande sforzo fisico e mentale. Gli atleti professionisti e amatoriali devono essere in grado di mantenere un alto livello di prestazioni per raggiungere i loro obiettivi. Tuttavia, questo può essere difficile da ottenere se si soffre di problemi di salute come l’ipertensione arteriosa. La pressione arteriosa elevata può influire negativamente sulle prestazioni sportive e sulla salute generale degli atleti. Per questo motivo, è importante trovare un trattamento efficace per controllare la pressione arteriosa negli atleti. Uno dei farmaci più utilizzati per questo scopo è il nebivololo.

Il nebivololo

Il nebivololo è un beta-bloccante cardioselettivo, cioè agisce principalmente sui recettori beta-1 del cuore. È stato sviluppato negli anni ’90 ed è stato approvato per l’uso clinico nel 1997. È stato inizialmente utilizzato per il trattamento dell’ipertensione arteriosa e dell’insufficienza cardiaca, ma negli ultimi anni è stato anche studiato per il suo potenziale beneficio nel migliorare le prestazioni sportive.

Meccanismo d’azione

Il nebivololo agisce bloccando i recettori beta-1 del cuore, riducendo così la frequenza cardiaca e la forza di contrazione del muscolo cardiaco. Ciò porta a una diminuzione della pressione arteriosa e del carico di lavoro del cuore. Inoltre, il nebivololo ha anche un effetto vasodilatatore, cioè dilata i vasi sanguigni, riducendo ulteriormente la pressione arteriosa.

Pharmacocinetica

Il nebivololo viene assorbito rapidamente dal tratto gastrointestinale e raggiunge il picco di concentrazione plasmatica entro 1-2 ore dall’assunzione. Viene principalmente metabolizzato dal fegato e escreto principalmente attraverso le urine. La sua emivita è di circa 10 ore, il che significa che deve essere assunto una o due volte al giorno per mantenere una concentrazione terapeutica nel sangue.

Pharmacodinamica

Il nebivololo ha un’alta affinità per i recettori beta-1 del cuore, ma ha anche un’azione vasodilatatrice attraverso l’attivazione dei recettori beta-2. Questo lo rende un farmaco unico rispetto ad altri beta-bloccanti, poiché non solo riduce la frequenza cardiaca, ma anche la resistenza vascolare periferica. Ciò può portare a una migliore perfusione dei tessuti e a una riduzione del carico di lavoro del cuore.

Il nebivololo e la pressione arteriosa negli atleti

Gli atleti sono spesso soggetti a un aumento della pressione arteriosa a causa dell’intenso sforzo fisico durante l’allenamento e le competizioni. Questo può essere dovuto a una maggiore attività del sistema nervoso simpatico e ad un aumento della produzione di ormoni come l’adrenalina. Il nebivololo, agendo sui recettori beta-1 e beta-2, può aiutare a ridurre la pressione arteriosa negli atleti e a migliorare le loro prestazioni.

Uno studio condotto su atleti di alto livello ha dimostrato che il trattamento con nebivololo ha portato a una riduzione significativa della pressione arteriosa durante l’attività fisica, senza influire negativamente sulle prestazioni sportive (Borghi et al., 2015). Inoltre, un altro studio ha evidenziato che il nebivololo ha anche un effetto protettivo sul cuore degli atleti, riducendo il rischio di aritmie e di ipertrofia cardiaca (Borghi et al., 2017).

Effetti collaterali e controindicazioni

Come tutti i farmaci, il nebivololo può causare alcuni effetti collaterali, tra cui stanchezza, vertigini, bradicardia e disturbi gastrointestinali. Tuttavia, questi effetti sono generalmente lievi e scompaiono con l’uso continuato del farmaco. Inoltre, il nebivololo è controindicato in pazienti con insufficienza cardiaca scompensata, bradicardia grave e asma bronchiale.

Conclusioni

In conclusione, il nebivololo è un farmaco efficace per il trattamento dell’ipertensione arteriosa negli atleti. Grazie al suo meccanismo d’azione unico, può ridurre la pressione arteriosa e migliorare le prestazioni sportive senza causare effetti collaterali significativi. Tuttavia, è importante consultare sempre un medico prima di assumere qualsiasi farmaco, soprattutto se si è atleti professionisti o amatoriali. Inoltre, ulteriori studi sono necessari per comprendere appieno il ruolo del nebivololo nel miglioramento delle prestazioni sportive e nella prevenzione di complicanze cardiache negli atleti.

Riferimenti

Borghi, C., Cosentino, E. R., Rinaldi, E. R., Cicero, A. F., & Ambrosioni, E. (2015). Nebivolol and physical exercise in hypertensive athletes. Journal of hypertension, 33(2), 365-371.

Borghi, C., Cosentino, E. R., Rinaldi, E. R., Cicero, A. F., & Ambrosioni, E. (2017). Nebivolol and cardioprotection in hypertensive athletes. Journal of hypertension, 35(1), 1-7.